Presentazione

Razionale scientifico

Sebbene i fabbisogni nutrizionali individuali siano largamente variabili, gli obiettivi principali della nutrizione nel bambino e nell’adolescente sono rappresentati dal conseguimento di una crescita soddisfacente e dalla prevenzione di stati carenziali. Un’alimentazione corretta aiuta a prevenire le malattie e a promuovere un adeguato sviluppo psico-fisico. Abitudini nutrizionali errate oppure eccessi o carenze dietetiche possono, viceversa, avere effetti negativi sulla salute e sullo sviluppo sia a breve che a lungo termine.

Programma

Modulo didattico 1 - I DISTURBI DELLA CONDOTTA ALIMENTARE IN ETÀ PEDIATRICA

Autore: Dottor Silvano Bertelloni; Dottor Giampaolo De Luca Dott.ssa Elena Bozzola; Dott.ssa Sarah Barni

Abstract: i disturbi del comportamento alimentare sono un gruppo di condizioni estremamente complesse e strettamente intercorrelate tra loro dalla presenza di un anomalo rapporto con il cibo. Attualmente questi disturbi sono un rilevante problema di salute pubblica, con quadri clinici specifici che si manifestano durante tutta l’età evolutiva, ma con caratteristiche cliniche e psicopatologiche differenti. Il pediatra deve avere una adeguata conoscenza dei disturbi del comportamento alimentare nel bambino e nell’adolescente ai fini di una diagnosi precoce e di una tempestiva presa in carico all’interno di un percorso multidisciplinare per migliorarne l’evoluzione a lungo termine.

 

Modulo didattico 2 - LA NUTRIZIONE NEL NATO A TERMINE E PRETERMINE DI DIVERSA ETÀ GESTAZIONALE

Autore: Prof. Luca Antonio Ramenghi

Abstract: l’allattamento al seno e l’uso del latte materno nell’alimentazione conferiscono benefici nutrizionali e non nutrizionali al neonato ed alla madre ottimizzando la salute del lattante e influenzando anche quella del bimbo e alcuni aspetti della vita da adulto. In altre parole, esercita effetti positivi sulla crescita e sullo sviluppo non solo in età pediatrica. L’allattamento al seno e l’uso del latte materno rimangono l’alimento ideale anche per il nato pretermine sebbene diverse modalità e principi di alimentazione dovranno essere considerate (esempio gavage, “minimal enteral feeding”). Il gruppo di nati pretermine più impegnativo è rappresentato dai VLBW (neonati di peso molto basso alla nascita, inferiore ai 1.500 grammi). Il mondo neonatologico sembra aver unanimemente accettato l’improba sfida di provare a riprodurre una crescita neonatale al ritmo di quelle che si hanno durante la vita fetale, in gravidanze fisiologiche. Ciò implica la frequente comparsa di un ritardo di crescita post-natale, definito EUGR (Extra Uterine Growth Retardation) e la conseguente malnutrizione che può avere implicazioni anche nello sviluppo psicomotorio. Per questi motivi, particolare importanza viene data alla fortificazione del latte materno o all’utilizzo di formule speciali per tali neonati.

 

Modulo didattico 3 - LO SVEZZAMENTO: NECESSITÀ METABOLICHE E RACCOMANDAZIONI

Autore: Prof. Claudio Maffeis

Abstract: l’introduzione di alimenti complementari al latte materno è una procedura vissuta con ansia e incertezza dalle madri. Lo scarso numero di evidenze scientifiche lascia spazio a interpretazioni personali e a comportamenti differenti tra i pediatri. Tuttavia, alcuni punti fermi sono stati raggiunti. In particolare, è consigliabile non iniziare l’alimentazione complementare prima del quarto e dopo il sesto mese di vita e non somministrare latte vaccino prima dei dodici mesi. Alimenti contenenti glutine dovrebbero essere inseriti tra i 4 e i 6 mesi di vita; non vi sono evidenze a supporto dell’utilità di ritardare l’assunzione di alimenti allergenici ai fini di ridurre il rischio di comparsa di dermatite atopica e allergie. I fabbisogni di energia sono stimabili con buona approssimazione in funzione di peso, età e sesso del piccolo. Più difficile quantificare i fabbisogni di macronutrienti. Tuttavia, anche in virtù della relazione riscontrata tra eccesso di proteine nella dieta e rischio di sovrappeso e obesità nelle età successive, è possibile che la quota proteica attualmente raccomandata (LARN) per il lattante nel secondo semestre di vita sia presto rivista al ribasso.

 

Modulo didattico 4 - DIAGNOSI DIFFERENZIALE DELL’OBESITÀ INFANTILE

Autori: Prof. Gianni Bona; Dott.ssa Roberta Ricotti

Abstract: Più frequentemente, ovvero in oltre il 95% dei casi, si riconosce nell’obesità una genesi complessa, funzionale piuttosto che organica, cosiddetta “essenziale”, che risulta essere la conseguenza di uno squilibrio tra fattori ambientali (elevato intake calorico e ridotta attività motoria) che interagiscono su un substrato genetico predisponente secondo un modello di ereditarietà di tipo oligo/poli-genico. In una minoranza di casi, tuttavia, l’eccesso ponderale può essere fortemente, e quasi esclusivamente, influenzato da un numero limitato di geni e loro mutazioni, identificando pertanto un quadro di obesità genetica. Si tratta di situazioni cliniche di rara osservazione, per lo più causa di quadri fenotipici gravi di eccesso ponderale ad esordio precoce. Le obesità genetiche presentano un modello di trasmissione di tipo mendeliano, in cui si riconosce una mutazione causativa rara a carico di un singolo gene. Dette tipologie di obesità possono essere classificate come sindromiche e non sindromiche. Tra le non sindromiche si annoverano una serie di obesità monogeniche causate da mutazioni di geni coinvolti nella via ipotalamica “leptina-melanocortina” o nei segnali ipotalamici posti a valle di questa via, alla base della regolazione dell’appetito e della sazietà. Tra le obesità sindromiche, invece, si annoverano sia le ciliopatie, come la sindrome di Bardet-Biedl e di Alström, sia le obesità da difetto di imprinting quale la sindrome di Prader-Willi. Oltre alla genetica, anche l’epigenetica svolge un ruolo chiave nel determinismo di quadri di eccesso ponderale. Nell’inquadramento diagnostico, elementi cardine rimangono l’anamnesi familiare, personale e l’esame obiettivo. In particolare, il sospetto diagnostico dovrà sorgere in presenza di: esordio precoce (entro i 5 anni di età), consanguineità tra i genitori, altri familiari affetti, disturbi della visione o sordità, ipogonadismo ipogonadotropo, iperfagia e aggressività per la ricerca del cibo. Riconoscere le obesità monogeniche, sindromiche e non, è una sfida importante per il Pediatra, ma essenziale, dal momento che questi pazienti necessitano di un approccio multidisciplinare mirato e si auspica che in un futuro non lontano, possano beneficiare di una terapia specifica.

 

Modulo didattico 5 - REAZIONI AVVERSE AGLI ALIMENTI

Autore: Dottor Costantino De Giacomo

Abstract: con crescente frequenza si rilevano reazioni avverse ad alimenti anche in età pediatrica. Conoscere le basi fisiopatologiche di queste manifestazioni servirà a capire le principali differenze tra le varie forme di reazioni su basi immunitarie o non immunitarie e a sapere consigliare le alternative efficaci a prevenire queste patologie.

Negli ultimi anni il panorama delle allergie alimentari in età pediatrica è profondamente cambiato, sia per l’evidente incremento della loro prevalenza in generale, nel contesto dell’aumento delle patologie dovute a disregolazione del sistema immune, sia per la maggiore presenza di forme gravi (allergie multiple, anafilassi) e persistenti (disordini eosinofilici). Oltre ai tradizionali alimenti, quali latte vaccino, uovo, soia, grano e arachidi, è anche in aumento la prevalenza di allergie alimentari nei confronti di allergeni meno comuni, come il kiwi e il sesamo. Accanto ai quadri clinici più noti, sono comparse manifestazioni connesse allo sviluppo di malattie gastrointestinali croniche legate all’infiltrazione della mucosa da parte degli eosinofili, le cellule classicamente coinvolte nelle patologie allergiche. L’area di maggiore interesse è senz’altro quella dell’alimentazione, volta sia alla prevenzione del bambino sano nel suo primo anno di vita sia alla dietoterapia nel bambino affetto da allergia alimentare o da intolleranza al glutine.

 

Modulo didattico 6 - L’USO DEI PROBIOTICI IN PEDIATRIA

Prof.ssa Flavia Indrio; Dott.ssa Alessia Salatto

Abstract: il microbiota intestinale svolge importanti funzioni quali la digestione e l’assorbimento del cibo, la modulazione del sistema immune, la regolazione della peristalsi, pertanto rappresenta un importante bersaglio terapeutico. I probiotici sono integratori o cibi che contengono microrganismi vivi che modificano la microflora intestinale dell’ospite e hanno benefici sulla salute se somministrati in dosi adeguate. In questa review sono analizzati i probiotici e le loro applicazioni in pediatria.

Informazioni

Obiettivo formativo

10 - Epidemiologia - prevenzione e promozione della salute – diagnostica – tossicologia con acquisizione di nozioni tecnico-professionali

Mezzi tecnologici necessari

  • Microsoft Edge, Firefox, Safari, Chrome tutte le versioni aggiornate
  • Scheda audio
  • Scheda video e monitor con risoluzione minima 1024x768 pixel

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Procedure di valutazione

Test di apprendimento alla fine di ogni modulo, a risposta multipla e a doppia randomizzazione.

Sono consentiti massimo 5 tentativi per il superamento di ogni singolo test, come previsto dalla normativa Agenas ECM vigente.

Attestato crediti ECM - per ottenere i crediti attribuiti è necessario:

- completare il percorso formativo;

- superare tutti i test di apprendimento validi se il 75% delle risposte risulta corretto;

- compilare la scheda di valutazione del corso 

Responsabili

Responsabile scientifico

  • AR
    Prof. Angelo Ravelli
    PO Pediatria, Coord. Scuola Specializzazione Pediatria, Univ. Studi Genova, Dir. UOC Pediatria II–Reumatologia, IRCSS Ist. Gaslini

Docente

  • SB
    Dott.ssa Sarah Barni
    Medico specialista in pediatria
  • SB
    Dott. Silvano Bertelloni
    Dirigente medico Az. Osp. Univ. Pisana, Res. Sez. Semplice di Medicina Adolescenza.
  • GB
    Prof. Gianni Bona
    Professore ordinario di Pediatria, dipartimento di Scienze della salute, Università del Piemonte orientale, direttore del dipartim
  • EB
    Dott.ssa Elena Bozzola
    Dirigente medico presso Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Roma.
  • CD
    Dott. Costantino De Giacomo
    Direttore del Dipartimento Materno-Infantile - A.O. Ospedale Niguarda Ca' Granda, Milano.
  • GD
    Dott. Giampaolo De Luca
    Medico specialista in pediatria
  • FI
    Prof.ssa Flavia Indrio
    Professore Ordinario di Pediatria generale e specialistica SSD, Università del Salento, Lecce
  • CM
    Prof. Claudio Maffeis
    Prof. ordinario di Pediatria presso l'Università di Verona.
  • LR
    Prof. Luca Antonio Ramenghi
    Direttore Struttura Complessa IRCCS Settore Neonatologia/Pediatria, Gaslini Genova
  • RR
    Dott.ssa Roberta Ricotti
    Dirigente medico Az. Osp. universitaria Maggiore della carità, Novara, ASL Vercelli.
  • AS
    Dott.ssa Alessia Salatto
    Medico specializzando in pediatria

Tutor

  • AR
    Prof. Angelo Ravelli
    PO Pediatria, Coord. Scuola Specializzazione Pediatria, Univ. Studi Genova, Dir. UOC Pediatria II–Reumatologia, IRCSS Ist. Gaslini

Elenco delle professioni e discipline a cui l'evento è rivolto

Infermiere

  • Infermiere

Infermiere pediatrico

  • Infermiere pediatrico

Medico chirurgo

  • Allergologia ed immunologia clinica
  • Anatomia patologica
  • Anestesia e rianimazione
  • Angiologia
  • Audiologia e foniatria
  • Biochimica clinica
  • Cardiochirurgia
  • Cardiologia
  • Chirurgia Generale
  • Chirurgia Maxillo-facciale
  • Chirurgia pediatrica
  • Chirurgia plastica e ricostruttiva
  • Chirurgia toracica
  • Chirurgia vascolare
  • Continuita assistenziale
  • Cure Palliative
  • Dermatologia e venereologia
  • Direzione medica di presidio ospedaliero
  • Ematologia
  • Endocrinologia
  • Epidemiologia
  • Farmacologia e tossicologia clinica
  • Gastroenterologia
  • Genetica medica
  • Geriatria
  • Ginecologia e ostetricia
  • Igiene degli alimenti e della nutrizione
  • Igiene, epidemiologia e sanita pubblica
  • Laboratorio di genetica medica
  • Malattie dell'apparato respiratorio
  • Malattie Infettive
  • Malattie metaboliche e diabetologia
  • Medicina aereonautica e spaziale
  • Medicina del lav. e sicurez. degli amb. di lav.
  • Medicina dello sport
  • Medicina di comunita'
  • Medicina e chirurgia di accettaz. e di urgenza
  • Medicina fisica e riabilitazione
  • Medicina generale (Medici di famiglia)
  • Medicina interna
  • Medicina legale
  • Medicina nucleare
  • Medicina subacquea e iperbarica
  • Medicina termale
  • Medicina trasfusionale
  • Microbiologia e virologia
  • Nefrologia
  • Neonatologia
  • Neurochirurgia
  • Neurofisiopatologia
  • Neurologia
  • Neuropsichiatria infantile
  • Neuroradiologia
  • Oftalmologia
  • Oncologia
  • Organizzazione dei servizi sanitari di base
  • Ortopedia e traumatologia
  • Otorinolaringoiatria
  • Patologia clinica
  • Pediatria
  • Pediatria (pediatri di libera scelta)
  • Privo di specializzazione
  • Psichiatria
  • Psicoterapia
  • Radiodiagnostica
  • Radioterapia
  • Reumatologia
  • Scienza dell'alimentazione e dietetica
  • Urologia
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